La ‘Marcia per la Cultura’, che si è svolta lo scorso 8 febbraio nel borgo di Guardia Perticara – come negli altri borghi della Basilicata – a sostegno di Matera Capitale della Cultura 2019 e con l’intento di unire simbolicamente il cuore della Basilicata a quello dell’Europa nella condivisione dei suoi valori di civiltà ed umanità, si è trasformata in un’occasione per arricchire di contenuti interessanti il progetto di promozione e valorizzazione del borgo lucano.
In linea con gli intendimenti del Programma Umanitario “VVV: Vivere una Vita che Vale” e del Programma di Turismo Eticosostenibile “Viaggio al Cuore della Vita in Basilicata” – che puntano sulla riscoperta esperienziale dei valori profondi dell’esistenza, intimamente improntati su una comune idea di sviluppo a partire da un’analisi delle reali vocazioni umane e naturali di un territorio – il borgo intende trasformare il suo patrimonio storico-archeologico in un prezioso prodotto da far conoscere e condividere. Dopo anni di convegnistica, approfondimenti, mostre temporanee sul tema degli Enotri che abitarono nel territorio del Sauro sin dall’età del Bronzo (XVI secolo a.C.) e che si insediarono stabilmente a Guardia Perticara dal VIII al V secolo a.C. – per poi integrarsi e farsi assorbire dalla cultura greca – la ‘Marcia per la Cultura’, su indicazione del suo ideatore Tomangelo Cappelli, ha offerto lo spunto per conferire al borgo un’ulteriore caratterizzazione, quale centro irradiatore della cultura enotria, quale ‘Capitale dell’Enotria’. Basti pensare che nell’area della Valle del Sauro approdò Enotro, proveniente dalla regione greca dell’Arcadia, e qui si stabilì dando il nome alla stirpe degli Enotri. Aristotele, filosofo greco del IV secolo a.C., ci racconta nelle sue opere che un successore di Enotro, Italo, diede agli Enotri leggi ed istituzioni. Da Italo la regione assunse il nome di Italia e poi l’intera penisola.
L’iniziativa guardiese dal titolo ‘La Cultura prende il Volo’ ha inaugurato così un parterre di percorsi narrativi, eventi culturali, laboratori con le Scuole – regionali ed extra-regionali – che si svolgeranno nel borgo per ricordare, rivivere, immergersi, ascoltare la storia del popolo enotrio attraverso la voce narrante della comunità locale. La ‘Marcia per la Cultura’ – curata da un gruppo di operatori turistici, a cui hanno partecipato i ragazzi dell’Istituto Omnicomprensivo ‘16 Agosto 1860’ di Guardia Perticara, Corleto Perticara ed Armento – è divenuta l’occasione per sperimentare un percorso emozionale sulla storia dell’antico popolo, un itinerario alternativo da proporre ai visitatori che si recano nel piccolo borgo. Tra antichi reperti e manufatti, scavi archeologici, profumi e colori dell’epoca, gli appassionati di storia ed archeologia potranno vivere un affascinante viaggio nella storia. Al contempo, l’itinerario diventerà uno strumento utile a sensibilizzare i ragazzi che abitano l’area della Valle del Sauro, sull’importanza di conoscere la propria storia, il proprio substrato culturale, la propria genesi.