In un momento di grave crisi economica e di valori, con impressionanti fenomeni di disoccupazione e emigrazione giovanile, i nostri paesi/presepi rischiano concretamente lo spopolamento che potrebbe risultare irreversibile se non si riusciranno a creare nuove opportunità occupazionali investendo proprio in Cultura e Turismo e ponendo al centro della nuova programmazione regionale i Giovani e la Scuola. 

È questo il tema portante dell’Accordo di Programma ‘Basilicata in Marcia per la Cultura’ sottoscritto da Regione Basilicata, Unicef Fondazione Matera-Basilicata, MIBACT, MIUR Ufficio Scolastico Regionale ed altri 40 partners coinvolgendo tutti i 131 comuni della regione per esaltarne le Eccellenze e farli conoscere con i loro preziosi tesori per attrarre i flussi turistici attesi per Matera capitale della cultura Europea 2019. 

Un primo obiettivo dell’Accordo, coordinato da Tomangelo Cappelli della Direzione Generale della Presidenza della Giunta Regionale, è stato raggiunto con la ‘Marcia d’Amore per la Cultura’ che con grande entusiasmo sta attraversando la Basilicata suscitando un interesse tangibile nelle comunità e che ieri ha toccato San Chirico Raparo con la partecipazione dell’ Istituto Comprensivo ‘Castronuovo’, dell’amministrazione comunale, delle autorità civili e religiose, famiglie, associazioni e pro loco Sanchirichese, offrendo ancora una volta l’opportunità di far conoscere attraverso i Giovani Ciceroni agli stessi abitanti la grandezza del proprio patrimonio Culturale. 

Un patrimonio che anche a San Chirico Raparo appare come uno scrigno d’oro con opere di rara bellezza ad iniziare, dall’Abbazia di Sant’Angelo al Monte Raparo, uno dei complessi monastici più suggestivi e più antichi fondato nel X sec., al Castello dalle impressionanti mura, all’imponente Duomo con cupola emiciclica e opere del calibro del polittico del 1500 di Simone da Firenze, e di un ‘passionale’ crocifisso del 1300 che, si dice, avrebbe ispirato Mel Gibson per ‘The Passion’, le Catacombe sottostanti, la Cappella dell’Addolorata con i meravigliosi affreschi di Sebastiano Paradiso e con la Madonnina che è diventata meta di pellegrinaggi mariani dal 26 maggio 1994, data in cui la statua della Vergine Dolente, fu vista lacrimare. 

Oltre i tanti palazzi nobiliari e un tessuto edilizio di grande pregio, durante la marcia sono state visitate le tante chiese esistenti da S. Maria del Popolo a S. Antonio, a S. Anna e San Liborio a conferma che la Basilicata è una Terra dell’Anima, configurandosi come Locus Amoenus, luogo ideale dove ritrovare attraverso il Viaggio al cuore della Vita, che è anche il titolo dell’Itinerario Emozionale regionale contenuto nell’Accordo di programma, i veri valori della Vita per Vivere una Vita che Vale. 

E grazie alla passione sconfinata come il cielo di insegnanti e dirigenti scolastici come la prof.ssa Michela Antonia Napolitano – che rivestendo il ruolo di dirigente in 2 Istituti Comprensivi dislocati in 11 comuni delle due province di Potenza e Matera, pur tra mille difficoltà, impegnata a tempo pieno nell’attività di coordinamento e sempre amorevolmente vicina ai suoi allievi – se la scuola riesce ad andar avanti facendo brillare le capacità dei Giovani esaltando le potenzialità di un’educazione all’arte di vivere per creare un mondo migliore e per dare ai giovani nuove opportunità di lavoro nei settori della Cultura, dell’Arte e della Creatività. 

La mattinata si è conclusa con l’ascolto emozionale delle campane del duomo in preparazione di ‘VOX DEI: il Concerto di Campanili più grande del mondo’, l’evento che si terrà a Matera il 22 maggio prossimo e vedrà suonare all’unisono i campanili dei 131 comuni della Basilicata e delle Comunità dei Lucani all’Estero, ha già avuto l’adesione della Federazione Nazionale dei Campanari Italiani che coinvolgerà tutti i suoi iscritti e del Sacro Convento di San Francesco di Assisi che, riconoscendo all’iniziativa un grande valore simbolico ed educativo, ha inviato una Benedizione per partecipanti e organizzatori, annunciando che farà suonare anche le campane d’Assisi. 

Fonte: Regione Basilicata

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