Si stanno ultimando i preparativi per l’evento “Basilicata in Marcia per la Cultura e per i Diritti dei Bambini” che si terrà il 20 novembre prossimo, e che vede in prima fila l’UNICEF, come primo partner dell’iniziativa, promossa dalla regione Basilicata, cui hanno aderito 40 partners, tra cui la Fondazione Matera-Basilicata 2019. Tutti concordi – si legge in un comunicato stampa diffuso dall’Unicef Basilicata – nel voler promuovere un Modello strategico di sviluppo etico sostenibile che punta sulla valorizzazione del patrimonio culturale per diffondere stili di vita più sani e corretti. 

Nell’azione capillare di coinvolgimento che l’Unicef ha prodotto nella fase organizzativa, forte è stato l’impegno a rafforzare la rete che già vede insieme, proprio grazie alla visione di Angela Granata, presidente Unicef Basilicata, le Istituzioni, i Comuni e le Scuole, e le Associazioni. In quest’ottica, che ha posto le basi per la partecipazione di più di mille persone alla Marcia del 20 novembre, l’incontro con le Associazioni, parte della rete Unicef, che hanno garantito la loro presenza all’iniziativa con labari e striscioni. Hanno, tra gli altri, espresso impegno a coinvolgere le loro Associazioni la presidente della Fidapa Potenza, Paola Santangelo, il presidente Unitre Potenza, Silvio Aprea, il presidente dell’Accademia Scacchi Potenza, Luigi Caggiano. 

La presidente Granata ha ricordato che la data del 20 novembre è stata scelta perché essa rimanda al lontano 20 novembre 1989, quando fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia nel maggio 1991. Granata ha inoltre ricordato che l’accordo di programma ‘Basilicata in Marcia per la Cultura’, sottoscritto il maggio scorso, ha visto partecipe anche il Presidente Nazionale Unicef Giacomo Guerrera. Il 21 novembre la Marcia si sposterà nei 131 comuni della Basilicata, mentre a maggio 2019 si svolgerà a Matera. 

Tomangelo Cappelli, coordinatore regionale dell’Accordo che per molti aspetti si basa sull’idea di “bellezza” come elemento base dell’esistenza, ha ribadito che la Marcia vuol evidenziare alcune parole chiave ringrazia per essere insieme individuare parole chiave trasversali, come bellezza visione epifania, che possono orientare i giovani verso l’idea di fare della propria vita “un’opera d’arte”. 

“Tra i Diritti dei Bambini – ha detto Angela Granata – quello di un’alta qualità educativa, questo sarà sottolineato dalla presenza in testa alla Marcia, del bibliomotocarro del maestro Lacava”. 

La Marcia per la Cultura, che vuol essere in particolare una marcia per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, partirà alle ore 9.00 dal Piazzale della Stazione Centrale, proseguirà per piazzale Aldo Moro, costeggerà la Caserma Lucana e attraverserà via Mazzini, prevedendo come punto d’incontro alle 10:30 Portasalza, per proseguire in via Pretoria con 131 ragazzi che rappresenteranno i 131 comuni con i Cartelli a forma di Cuore riportanti i nomi e gli stemmi realizzati dagli alunni di Ripacandida, con volantini e messaggi motivazionali da distribuire ai commercianti e alle persone, percorrendo l’ideale “Viaggio al Cuore della Vita per l’Itinerario Emozionale da creare per comprendere i veri valori della vita indispensabili per Vivere una Vita che Vale”. 

Alle 11:00 si terrà l’Itinerario Emozionale nei Complessi Monumentali di San Francesco, San Michele e Duomo, dove i partecipanti alla Marcia saranno accolti dal suono maestoso degli organi. alle 11: 45 al Teatro Stabile si terrà un incontro con Scuole ed Istituzioni, cui seguirà alle 12:00 in piazza Duomo l’ascolto emozionale delle Campane di tutti i Campanili di Potenza che suoneranno ‘a distesa’, in preparazione del ‘VOX DEI: il Concerto per campanili più grande del mondo, cui ha già aderito il Sacro Convento di San Francesco ad Assisi, le cui campane si uniranno a quelle dei campanili della Basilicata e delle Comunità dei Lucani nel Mondo. In piazza Mario Pagano sarà presente un Gazebo con materiale divulgativo dell’Unicef.

Fonte: Regione Basilicata

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