“La Marcia d’Amore della Cultura è arrivata in Val d’Agri e, ieri, ha fatto tappa ad Armento, uno dei più suggestivi paesi/presepi lucani che con il suo centro storico impreziosito da palazzi nobiliari vie e piazze aperte su panorami mozzafiato è certamente da visitare.
Ma come hanno sottolineato i preparatissimi allievi dell’Istituto Comprensivo diretto dal Rocco Garramone, la vera ricchezza di Armento, sono le preziose opere d’arte ritrovate in località Serra Lustrante, esposte, attualmente, in tanti musei europei, e tra queste in assoluto la Corona Aurea di Kritonio (V Sec. a.C.) esposta attualmente all’Antikensammlungen Museum di Monaco di Baviera.
E così, – spiegano gli organizzatori dell’evento – siccome con la Marcia ogni comune diventa capitale delle proprie eccellenze per far conoscere al mondo il nostro patrimonio unico al mondo, Armento è stata nominata ‘Capitale della Corona Aurea di Kritonio’, vero capolavoro dell’oreficeria antica, con l’impegno del Sindaco di farne oggetto di una specifica delibera.
La Marcia festante, dopo i saluti di rito nella scuola, ha inondato le strade e le vie del centro antico di canti e suoni sostando nelle piazze, nel Belvedere del parco dei santi Luca e Vitale con i suoi panorami mozzafiato e con visite nella suggestiva Chiesa di San Vitale e nella vicina cappella dell’Annunziata dove è stato proiettato, con un sistema multimediale in 4D, l’avvincente storia di Armento, tratta da un testo della seconda metà dell’800 scritto da Nicola Villone.
La mattinata si è conclusa nella Chiesa Madre dedicata a San Luca Abate con la descrizione del Polittico del ‘500, la benedizione del parroco Don Francesco Barbarito, i ringraziamenti del Sindaco Franco Curto e di Tomangelo Cappelli, coordinatore regionale della Marcia per la Cultura che prima del suono delle campane per preparare a Vox Dei il concerto per campanili più grande del mondo, ha ricordato che proprio grazie ad un intervento finanziato dalla Regione Basilicata le campane di Armento tornarono a suonare nel 2000, dopo il terremoto del 1980, con l’istallazione del nuovo campanile a vela, realizzato su suo progetto, sul frontone della Chiesa Madre la cui struttura metallica richiama i tre archi del Polittico del 500 esaltandone la bellezza”.
Fonte: Regione Basilicata