“Una Marcia d’Amore per la Cultura all’insegna dei più alti valori della vita – si legge nella nota dei promotori dell’iniziativa – si è svolta ieri a Campomaggiore tra l’entusiasmo dei giovani allievi della scuola “G. Biscaglia” diretta da Diana Camardo e sotto l’ammirevole sostegno delle insegnanti coordinate da Maria Biscaglia. É stata l’occasione per esaltare i principi universali che sono alla base di una delle più importanti esperienze legate alla realizzazione della Città Ideale che vide protagonista l’insediamento di Campomaggiore Vecchio. Era il 1741 quando la famiglia Rendina di Potenza prese a cuore Campomaggiore, e ne comprese il potenziale agricolo, tanto che il conte Teodoro Rendina, con l’architetto Giovanni Patturelli, allievo del Vanvitelli, fondò un paese secondo i dettami architettonici più avanzati del tempo”.
“Campomaggiore Vecchio – ha sottolineato Tomangelo Cappelli coordinatore regionale della Marcia d’Amore per la Cultura – costituisce un modello esemplare, basato sull’armonia esistenziale esaltata dall’armonia architettonica, che potrebbe costituire, ancora oggi, un valido esempio per riavvicinare i giovani ai valori ideali e promuovere, così, stili di vita eticosostenibili improntati su comportamenti più sani corretti ed equilibrati. Questo patrimonio insediativo rappresenta un prezioso tesoro della storia dell’urbanistica con le sue soluzioni abitative socializzanti, davvero rivoluzionarie per l’epoca, improntate sulla giustizia, sull’equità e sul rispetto delle persone e della natura anticipando, di molto, le ben note teorie utopistiche di Robert Owen e Charles Fourier, che trovarono applicazione solo molti decenni dopo la costruzione di questo borgo che, indubbiamente, può essere considerato il primo esempio moderno di città ideale nel mondo. Ma c’è dell’altro perché, come Pompei fu distrutta dall’eruzione del Vesuvio, così Campomaggiore vide il suo sogno di vita infranto da una frana e la sorpresa più grande è scoprire che proprio come nella città campana anche a Campomaggiore è possibile vivere una profonda emozione visitando i resti della città vecchia che commuovono ed esercitano un fascino unico, tra panorami mozzafiato con le pietre vibranti nell’azzurrità del cielo, e i palazzi la Chiesa il Campanile e le case che evocano lo Spirito del Tempo esaltando la Poetica del Rudere e del Frammento.”
“Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Campomaggiore e la brillante esposizione degli alunni della storia di Campomaggiore, la marcia festante ha attraversato le strade e le piazze principali del centro con sosta alla Fontana Vecchia e nella Chiesa Madre con la partecipazione della Pro Loco e dei i genitori per far conoscere alla comunità l’iniziativa finalizzata a promuovere il prezioso patrimonio culturale con la realizzazione di itinerari emozionali creati dagli allievi per ispirare i Viaggiatori contemporanei a venire in Basilicata per il Viaggio al Cuore della Vita, valorizzando le identità locali, con l’obiettivo di attrarre i turisti attesi per Matera 2019 e creare nuove opportunità occupazionali per i giovani nei settori dell’arte della cultura e della creatività rivalorizzando anche le potenzialità del settore agricolo ed enogastronomico”.
“Chiusura Molto emozionante con la visita guidata da Antonella Biscaglia al Museo Multimediale dell’Utopia, uno spazio magico e immersivo, assolutamente da vedere, dove è possibile rivivere, con ricostruzioni virtuali, il grande sogno di Campomaggiore Vecchio.
L’evento che mette al centro i Giovani e la Scuola di tutti i 131 comuni lucani rientra nell’Accordo di Programma Basilicata in Marcia per la Cultura, sottoscritto da Regione Basilicata, UNICEF, Direzione scolastica Regionale, Polo Museale di Basilicata, MIBACT, ANCI, Forum Nazionale dei Giovani e altri 40 Partners”.